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ANNULLATO Rocche di tufo, boschi incantati e castelli medievali: i tesori nascosti dell'Etruria viterbese

Con mostra antologica del fotografo Angelo Pagliari

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ANNULLATO Rocche di tufo, boschi incantati e castelli medievali: i tesori nascosti dell'Etruria viterbese
ANNULLATO Rocche di tufo, boschi incantati e castelli medievali: i tesori nascosti dell'Etruria viterbese

Orario & Sede

17 apr 2020, 18:00

RECEPTIO, Research Centre , Viale Castagnola 27, Lugano, Svizzera

L'evento

Rocche di tufo, boschi incantati e castelli medievali: i tesori nascosti dell'Etruria viterbese

(Seguirà viaggio nei luoghi della conferenza)

La conferenza è accompagnata da una mostra antologica del fotografo A. Pagliari, per il vernissage si prega di prenotare via email all’indirizzo info@receptio.eu oppure direttamente da questo sito.

La mostra rimarrà aperta fino all'8 maggio 2020.

Panorami unici, speroni di roccia traforati dall’acqua, profondi valloni ombrosi, laghi cristallini, borghi medievali che sfidano la natura, tutto questo e altro ancora è la Tuscia Viterbese, un invito a percorrerla insieme attraverso alcune immagini.

Da ovest, con il mare della costa tirrenica, su cui si affacciano Tarquinia e le distese maremmane di Tuscania, al centro colline boscose, pianori di tufo e profondi valloni, le riserve naturali del lago di Vico, nel cuore dei Monti Cimini, un museo vivente di flora e di botanica, paesaggi e scorci davvero inediti borghi dalle ardite architetture medievali, suggestivamente arroccati su alti speroni di roccia. Blera, Bomarzo, poi più a monte Bolsena con il suo lago il più grande vulcanico d'Europa, si continua fino al confine orientale della Tuscia, costituito dal corso del fiume Tevere: antico limite tra l'Etruria e il mondo italico. La vista che si offre da una delle balconate panoramiche presenti nei numerosi paesi della Tuscia che vi si affacciano, come Soriano nel Cimino, Bomarzo e Orte è unica; esploreremo luoghi difficilmente accessibili ma che riescono a suscitare emozioni uniche, ma non finisce qui, il viaggio continua...

Angelo Pagliari, originario del viterbese, classe 1958 inizia a scattare foto a dieci anni con una vecchia Ferrania 6x6 e ben presto la curiosità si trasforma in una ricerca, che dura ininterrotta sino a oggi. Si dedica soprattutto alla riscoperta e alla valorizzazione del patrimonio archeologico, storico e paesaggistico della Tuscia viterbese. Al Museo Archeologico Nazionale della Rocca Albornoz di Viterbo è esposta una sua gigantografia raffigurante la Tomba a Casetta di Sferracavallo a Norchia.

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